lunedì 7 novembre 2011

Aforismi e pensieri scelti dal poeta Pietro Raymondo di Colmartino tra quelle figure umane più geniali e naturalmente compatibili con il suo spirito ideale e teologale per un giusto percorso filosofico neo-quacckeryano.
Primavera dell’anno 1990

“Per trovare la verità l’uomo deve non soltanto rivolgersi dentro di sé ma anche trascendere sé stesso in quanto essere mutevole.”
S. Agostino

“Posseggo ma non sono posseduto.”
Diogene Laerzio

“Il dovere dell’uomo è triplice: fare di un nemico un amico; fare di un malvagio un giusto; fare di chi è ignorante un colto.”
Zarathustra

“Soltanto quella natura che non farà ad alcuno ciò che non è bene per sé sarà da considerarsi buona.”
Zarathustra

“Datemi al di sopra di ogni altra libertà, la libertà di conoscere, di parlare e di discutere liberamente secondo coscienza.”
John Milton
poeta puritano

“Dio ha scelto le cose stolte di questo mondo per confondere i ‘sapienti’.”
San Paolo

“Dio vuole fare di me un nuovo pazzo, e vuole condurre tutti su questa strada.”
S. Francesco

“Ci sono sempre nel mondo alcuni uomini ispirati la cui conoscenza è inestimabile.”
Platone

“La follia è il fallimento della diversità.”
Giovanni Jervis

“La psichiatria è un problema politico perché riguarda la vita quotidiana di tutti, e la vita quotidiana è anch’essa, che lo si voglia o no, un problema politico, perché è di fatto uno strumento nelle mani di chi detiene il potere nella società, perché le difficoltà psicologiche individuali sono in ultima analisi soprattutto il riflesso di contraddizioni sociali.”
Giovanni Jervis

“La società prepara i delitti, il delinquente non fa che eseguirli.”
Quetelet

“La spiritualità è la forza più alta della coscienza politica.”
Dal popolo delle tribù irochesi


“I libri non sono affatto cose morte, ma contengono in sé una potenza di vita grande quanto lo spirito di cui sono la prole; anzi, conservano come in una fiaba l’essenza più pura, e la forza di quel vivo intelletto che li generò. Io so che essi sono dotati di vita e vigorosamente produttivi, al pari di quei favolosi denti del dragone; e disseminati largamente possono far sorgere uomini armati.”
John Milton


“Non cercare mai di far diventare un altro simile a te; tu sai, e Dio lo sa, che di persone come te, ne basta una.”
Ralph Emerson

“Vivere nell’idea significa considerare l’impossibile come se fosse possibile.”
Goethe

“E’ ricercando l’impossibile che l’uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo.”
Bakunin

“Guardiamoci bene dal credere che la mancanza di organizzazione sia una garanzia di lbertà, tutto dimostra, invece, che è il contrario.”
Enrico Malatesta

“La città non è soltanto una struttura di vita, un dato; è anche, ed è sempre stata, oggetto di lotte, luogo in cui gli avvenimenti lasciano il segno, luogo di rappresentazione di discorsi che prendono forma nella pietra.
Da “Il bambino e la città”, ed. Franco Angeli

“Si insegnino le uniche tecniche capaci di restituire l’uomo all’uomo e di portarlo ogni tanto alla gioia. La gioia non è soltanto fine a sé stessa. E’, a sua volta, un fattore altamente umanizzante e socializzante. Dove c’è la gioia non entra l’odio, il sospetto, l’egoismo. Tutti gli uomini diventano fratelli dove posa la sua dolce ala… L’eccesso di beni ha l’effetto patologico di escludere l’uomo dalla gioia, di prosciugare la fonte umana, di inaridire le radici della pianta umana. Per riportare l’uomo al sorriso, alla gioia, occorre mettere in pratica il RIFIUTO, formulare una scelta responsabile, mantenersi liberi dalle cose, dal troppo, di tutto.”
Giuliano Toraldo di Francia

“Non si tratta beninteso di dimenticare il concreto, il singolare, ma di tener presente l’imperativo cognitivo di Pascal, il quale dice: “E’ impossibile conoscere il tutto, senza conoscere le parti di cui è costituito, ma non si possono conoscere le singole parti senza conoscere il tutto”. L’affermazione paradossale di Pascal è un invito ad un pensiero dinamico che sia capace cioè, in modo produttivo, di un continuo andirivieni tra le parti ed il tutto.”
Edgar Morin

“Il grande e altisonante comandamento: “Conosci te stesso!” mi è smepre parso sospetto, come un’astuzia di preti segretamente in combutta per confondere l’uomo con pretese irrealizzabili e deviarlo dall’attività nel mondo esterno verso una falsa contemplazione interna. L’uomo conosce sé stesso nella misura in cui conosce il mondo di cui ha coscienza soltanto in sé, come ha coscienza di sé soltanto in esso.”
Goethe

“La natura non ha sistema, essa ha vita, e successione da un centro ignoto verso un confine non conoscibile. E’ muovendo dalla natura che si può giungere alla comprensione dell’uomo e della storia.”
Goethe

“Solo l’uomo che sta sulla riva del fiume specula sulla bellezza della corrente. Quando abbandona la riva ed è nella corrente non c’è alcuna speculazione, alcun pensiero, c’è soltanto movimento.”
Krishnamurti

“Un uomo è un profeta solo se Dio gli ha affidato una missione e lo ispira. Chiunque sia inviato da Dio e da Dio sia ispirato è un profeta, compia o non compia miracoli, appartenga o non appartenga ad una religione nota”
Abu Bakr Al Warraq
IX secolo – da La saggezza dei sufi

“Le minoranze vanno rispettate, perché spesso la verità sta dalla loro parte.”
Mao Tse Tung