diaristica

Benché ci fossimo proposti di non rendere noti, per il momento, i diari in forma integrale, pubblicheremo di tanto in tanto alcune tra le bellissime pagine che Raimondo Curci ci ha lasciate. Gli episodi non saranno ordinati in sequenza cronologica, ma presi a caso e secondo una valenza affettiva. I nominativi nelle pagine non saranno riportati per interno ma, per questioni di privacy, compariranno nella sola lettera iniziale del nome di battesimo della persona menzionata.

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Dicembre 1993
L’undici dicembre del 1993, alle ore 10,30, dopo un’ultima e solitaria dormita, lasciavo per sempre, dopo cinque anni e con un nodo alla gola, la vecchia ed adorata casa di Palazzo Ferraro di Anacapri. Andavo via pensando in cuor mio che forse mai più, malgrado le insistenze di L. e le sue bambine, avrei messo su un’altra dimora. Il capitolo Capri o Anacapri per diverse ragioni andava chiuso per sempre. Solo così avrei potuto dar vita ad un’altra storia in un’isola ancora più grande e più selvaggia: la Sardegna, ovvero l’isola di San Pietro.